ArtBea
Beatrice Bianchini
Vai ai contenuti

Palm trees and power lines ( ‘114)

beatrice bianchini
Pubblicato da in 2022 ·
di Jamie Dack
con Gretchen Mol, Jonathan Tucker, Auden Thornton,
Armani Jackson, Yvette Tucker

La donna al pari dell’uomo è il proprio corpo ma il suo corpo è cosa
diversa rispetto a lei
(Simone De Beauvoir)

Lea ha 17 anni e trascorre le sue giornate in modo noioso e ripetitivo.
Prende il sole con una amica, passa le serate con i compagni di scuola e
svolge le sue “mansioni” sessuali adolescenziali in modo apatico.
Il padre vive in Arizona e la madre è sempre alle prese con le sue
depressioni post relazione, che condizionano il suo lavoro, la sua
esistenza e la relazione con la figlia.
Quest’ultima critica l’atteggiamento materno così supino alle
dinamiche relazionali più o meno gratificanti, trovandosi spesso in
disaccordo con lei e non tollerando il fastidio molesto che provoca
durante la notte quando si intrattiene con il fidanzato del giorno.
Una sera, mentre si trova con l’amica del cuore e i suoi soliti compagni,
deve scappare dal locale dove hanno consumato junky food perché i
maschi decidono di non pagare.
Un uomo, lo stesso che uscendo dal locale, le aveva riservato un
occhiolino, ne prende le difese e si offre di accompagnarla a casa.
Lea è piuttosto diffidente all’inizio ma poi si lascerà andare ad un
sentimento che prenderà il sopravvento: Tom infatti, 34enne riuscirà
a conquistare completamente la sua fiducia e la sua attrazione
costruendo abilmente e spregiudicatamente
una condizione si dipendenza.
Nonostante le prime avvisaglie Lea non lascia spazio a insinuazioni e
sospetti e presto si troverà in una situazione
enormemente più grande di lei.
Un film che struttura abilmente la propria dinamica di costruzione di
aspettativa e curiosità…
Lea ha una sua personalità, vede ciò che non le piace, è annoiata e sta
vivendo il periodo più caotico della sua vita, tuttavia lo spettatore non
può immaginare quali saranno le sue scelte e le sue rinunce.
La sceneggiatura pertanto prende il suo tempo per descrivere e
testimoniare l’esperienza che la giovane donna sta vivendo
soprattutto quando si trova alle prese con un amore promesso, una
vita diversa e un sentimento che prevarica qualunque istinto di
conservazione che sia fondato sull’amor proprio.
Un tempo che a tratti risulta angosciante e ridondante sebbene
tuttavia inevitabile per accompagnare lo spettatore nella discesa in
quella vita realmente incontrata dalla ragazza e da tante donne
nell’esistenza di tutti i giorni.
“L’amore” come oggetto di scambio e come unica possibilità di
sopravvivenza laddove soprattutto è sempre stato assente.
Un film di tragica denuncia sulle relazioni uomo/donna, dove il corpo
è veicolo di conquista, di ricatto e di subordinazione.

ll maschio nella sua povertà psicologica è solitamente una "identità" che
instaura relazioni, per lo più in ambito maschile dove continua a giocare
alla guerra nella forma della competizione, o al sesso nella forma
dell’occasionale seduzione, la donna è tendenzialmente"relazione"da
cui ricava il suo riconoscimento e quindi la sua identità.
( U.Galimberti)

E questa è la condanna a cui si sottopongono molte donne,
nonostante tutto.
E questo film ne è la tragica rappresentazione.



Nessun commento




Ideato e realizzato da Sandro Alongi
Torna ai contenuti