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Beatrice Bianchini
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YOUNG PLATO (‘104)

beatrice bianchini
Pubblicato da in 2022 ·
di Neasa Ni Chianain e Declan McGrath

Con continui riferimenti alla scena dei principali conflitti tra
repubblicani e lealisti, Belfast è la citta del Nord dell’Irlanda dove ha
sede la Holy Cross Boys Primary Schools nella quale i piccoli studenti
seguono un percorso di studi filosofico voluto dall’energico dirigente
scolastico.
In questa città oltre 1500 persone furono uccise per violenza
politica e religiosa tra il 1969 e il 2001.
Ancora oggi Northumberland street e Lanark Way sono le due strade,
ad accesso sia pedonale sia automobilistico, che permettono di
attraversare i quartieri cattolici nazionalisti e quelli protestanti
unionisti, altrimenti divisi da un alto muro, le cosiddette Peace Lines.
Il documentario, seppur non in modo didascalico, lascia intendere la
necessità intuita dal dirigente scolastico di proporre la Philosophy for
children, per educare i bambini della scuola maschile, alla riflessione e
al ragionamento.
La prima lezione dell’anno sarà Filosofia; si impostano due gruppi di
lavoro, quello delle mappe concettuali e quello del circolo socratico.
“ E’ giusto sfogare la propria rabbia sugli altri?”
Ogni bambino esprime il proprio pensiero mentre gli altri ascoltano e
riflettono nel rispetto dell’opinione altrui, attraverso il metodo del
Talking piece.
Tutti devono esprimere la propria opinione, perché Filosofare è
vedere in modo differente.
Kevin McAreavey che dirige la Holy Cross Boys Primary School a Nord
di Belfast, appassionato di Elvis Presley e della sua musica, si allena
continuamente, lo sport sembra essere il modo più diretto per far
comprendere che il corpo ha bisogno di allenamento quanto il
pensiero che spesso viene trascurato a vantaggio del primo.
Le riunioni con i genitori dei bambini mirano a comunicare quanto ci
sia la necessità di far uscire la filosofia dai cancelli scolastici per
portarla nelle case delle famiglie affinché lo stimolo alla riflessione sia
reciproca.
La sfida della settimana sarà quella di parlare con i propri figli,
dedicare il tempo alla riflessione.
In una zona afflitta da morti per suicidio, dipendenze da alcool e droga
il dirigente scolastico invita i bambini ad imparare ad “andare con la
mente nel proprio luogo preferito e
provare a sostarci e sentirsi bene”,
li invita a definire cosa è l’ansia e cosa fare per controllarla.
“Una scuola piena di bambini che pensano a come si pensa” è il sogno
che rivela il filmaker per ogni scuola del mondo…
Mentre nella prima scena del film il dirigente scolastico guida la
propria auto nelle strade di Ardoyne tra tricolori e murali politici
canta la canzone di Elvis “If I could Dream” al suono della radio, si
annuncia il progetto del documentario: quello di comunicare al mondo
come impostare la didattica attraverso l’illuminante progetto
filosofico non è cosa impossibile, neanche difficile perché la curiosità,
le domande, le proposte dei bambini hanno sempre un risvolto
sorprendente.
Insegnare che per la Filosofia “è molto difficile avere ragione” sembra
un obiettivo estremamente importante, soprattutto in zone di
continuo conflitto civile ma non solo.

Presta l’orecchio a tutti, la tua voce a qualcuno, senti le idee di tutti ma
pensa a modo tuo
( W. Shakespeare)



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