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Beatrice Bianchini
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Mandibules (77) ( Fuori Concorso Venezia 77)

beatrice bianchini
Pubblicato da in 2020 ·
di Quentin Dupieux
con David Marsais, Grégoire Ludig, Adèle Exarchopoulos, India Hair, Roméo Elvis, Coralie Russier

L’assurdo nasce dal confronto tra la domanda dell’uomo e l’irragionevole silenzio del mondo.
(Albert Camus)

Meravigliosamente  demenziale
Jean-Gab dorme sulla spiaggia dentro un sacco a pelo inzuppato nel mare.
Viene coinvolto in una missione: dovrà consegnare una valigia,
riposta rigorosamente nel bagagliaio di un auto, ad un certo  Michel-Michel e riceverà 500 euro.
Si reca al distributore dell’amico Manu e decidono di andare insieme.
Durante il tragitto sentono ripetutamente un rumore, spaventati aprono il
bagagliaio e trovano una gigantesca mosca.
La missione salta ma il progetto di addomesticarla per farla diventare un drone
inizia a prendere forma.
Rocambolesche, assurde, stranulate situazioni si susseguono senza sosta.
I due idioti se la cavano sempre.
Jean-Gab scambiato per Fred, un ex compagno di classe viene  ospitato
insieme a Manu in una villa con piscina da una esilarante  famiglia dai tratti mostruosi e grotteschi.
Quentin Dupieux alias Mr Ozo di Flat Beat
replica il delirio ipnotico dell’insignificanza  ultrasignificante: la metafisica del non-sense regna sovrana.
L’indice è puntato sull’assurdo, niente è impossibile, importante è non progettarlo.
“Taureau Taureau” è il tormentone gestuale dei due meravigliosi idioti,
idoli del paradosso esistenziale a/concettuale.
Dupieux rappresenta tutto attraverso il nulla: il nichilismo del senso
svitato e sghembo impone le sue regole!
Evviva!




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